Annunciano il loro matrimonio

13 Settembre 2020

presso l'Abbazia di Santa Maria Rossa in Crescenzago alle ore 15.30.

Benvenuti!

Se state visitando questo sito, è perché avete ricevuto il nostro invito e saputo della grande notizia. A due anni dal nostro primo incontro, il prossimo 13 settembre ci sposiamo! In questo sito troverete tutte le informazioni che vi occorrono per festeggiare con noi. Vi aspettiamo!



L'Evento

15.30

La Cerimonia

17.30

Ricevimento

20.00

Banchetto
Tavola disegno 1

22.30

Taglio della Torta
Tavola disegno 12

23.00

Via alle Danze

CERIMONIA
Abbazia di Santa Maria Rossa in Crescenzago
Via Domenico Berra 11, Milano
13 Settembre 2020 - Ore 15.30

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RICEVIMENTO
Villa Mattioli
Via Rapazzini, 2, Lesmo, Frazione Peregallo
13 Settembre 2020 – Ore 17.30

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La Chiesa

L’anno di costruzione dell’Abbazia di Santa Maria Rossa risale al 1140; voluta dall’Arcivescovo Robaldo, sorge sul sito di una preesistente cappella, facente parte della Pieve di Segrate, probabilmente databile intorno all’anno 933 e di cui rimangono solo poche tracce emerse nel corso di restauri recenti nella zona absidale.

Pur essendo stata fondata come Canonica in quanto ospitava sacerdoti e non monaci, è conosciuta come Abbazia ed è censita nel catalogo dei beni culturali della Regione Lombardia come Monastero. La congregazione, fedele alla dottrina agostiniana, accrebbe il proprio potere e prestigio negli anni arrivando ad ospitare nel 1251 il Papa Innocenzo IV in viaggio pastorale per quelle terre.

Sul finire del XIII secolo, nell’ambito delle lotte tra i Torriani e i Visconti, l’Abbazia venne usata come ricovero delle milizie e per gli esuli milanesi; in particolare, trovò rifugio lo scomunicato Matteo Visconti signore di Milano che ivi trovò sepoltura a seguito del suo pentimento e del perdono papale. Nel frattempo, i devoti della regola di Sant’Agostino vennero raggruppati nell’ordine dei Canonici Lateranensi che in seguito edificarono la chiesa del Casoretto attorno all’anno 1400, sempre dedicata a Santa Maria. Per distinguere le due chiese, quella del Casoretto venne detta “bianca”, mentre quella di Crescenzago venne detta “rossa”. Nella medesima zona, vicino all’odierno Piazzale Loreto, sorgeva anche la chiesa di Santa Maria “nera”, ormai non più esistente.




Il quartiere

LA RIVIERA DI CRESCENZAGO
A partire già dal Settecento ma soprattutto nel 1800, l’abitato di Crescenzago, all’epoca comune autonomo, acquisì la nomea di luogo di villeggiatura. Lungo il tracciato della Martesana tra il Ponte Vecchio e la Frazione Tre Case, a pochi metri dalla Chiesa di Santa Maria Rossa, si svilupparono numerose e fastose ville commissionate da famiglie di notabili milanesi che volevano trascorrere i momenti liberi in mezzo al verde non lontano dalla città.

La zona, che ormai è parte del territorio del Comune di Milano, venne quindi ribattezzata la Riviera di Crescenzago o la Riviera di Milano; accanto alle ville nacquero pregevoli punti di ristoro in mezzo a giardini e a viali alberati. Una prima documentazione visiva della pittoresca zona è rappresentata dal quadro di Domenico Aspari esposto al Museo di Milano di via S. Andrea 6.

Tutt’oggi il luogo ha conservato la magia dei secoli passati e le splendide ville situate sulla sponda destra del Naviglio Martesana possono ancora essere ammirate in uno scorcio davvero unico in cui il tempo sembra essersi fermato.

L’INVENZIONE DEI CORIANDOLI
In pochi sanno che i coriandoli come li conosciamo oggi sono nati a 100 metri dall’Abbazia di Santa Maria Rossa. Innanzitutto, il termine coriandolo pare derivi dal fatto che nei secoli passati si usava lanciare confetti il cui ripieno era spesso composto da semi di coriandolo anziché dalle mandorle.

Era il 1875 quando Enrico Mangili, un ingegnere industriale molto conosciuto nel milanese, ebbe l’intuizione di impiegare gli scarti di lavorazione della sericoltura, attività molto in voga in Lombardia a quell’epoca; in particolare, diede una nuova vita ai tondini cartacei, generati dalla traforazione di grandi fogli, che venivano buttati a seguito della preparazione delle lettiere dei bachi da seta. L’idea venne all’interno della propria stamperia di tessuti che aveva sede a Villa Lecchi; tutt’oggi si può vedere l’edificio ottimamente conservato sulla sponda destra della Martesana, percorrendo via Berra di spalle alla chiesa di Santa Maria Rossa. L’edificio, che non è più dotato delle ruote che azionavano gli ingranaggi dei macchinari sfruttando la forza idraulica del Naviglio, diventò un asilo per le bambine delle tessitrici; un busto ancora presente all’ingresso ricorda la figura del benefattore e geniale inventore.




Come raggiungere la chiesa

L’Abbazia si trova all’interno del territorio comunale di Milano in via Domenico Berra 11

La zona non ha vincoli ZTL ed è raggiungibile in auto senza alcun divieto.

Per coloro che provengono dalla vicina tangenziale Est (A51) da Nord, consigliamo l’uscita 10 “Via Palmanova” prendendo subito dopo a destra il bivio per via Padova. Per chi proviene da Sud è consigliabile l’uscita 9 “Cascina Gobba” – via Padova.

Consigliamo di accedere in via Berra da via Padova. Entrando nella via è già visibile sullo sfondo il portale dell’Abbazia; tuttavia, non è possibile transitarvi davanti poiché l’accesso alla piazza è inibito da un dissuasore mobile che obbliga i veicoli a svoltare a sinistra in via Belluno.

Dove parcheggiare
Al civico 23 di via Belluno, che è l’ingresso dell’oratorio dell’Abbazia, è disponibile un parcheggio libero con 31 posti auto. Nel quartiere vi sono pochi parcheggi in strada ma sono tutti liberi e non a pagamento.

Lo sposo, confidando nella sua puntualità e coadiuvato dal mitico don Franco, vi aspetterà sul sagrato dell’Abbazia! La sposa arriverà prima o poi, con serafica leggiadria, quando sarete tutti dentro…!

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Sotto, la mappa che può essere utile per orientarsi nel caso in cui il navigatore impazzisca…

Il Ricevimento

VILLA MATTIOLI
Il ricevimento si terrà a Villa Mattioli. La struttura è censita nell’elenco dei beni culturali della Regione Lombardia da cui si trae, di seguito, un estratto della descrizione. Villa Mattioli è un notevole complesso architettonico della frazione Peregallo, sita al margine meridionale del territorio di Lesmo, laddove il fiume Lambro lambisce il confine comunale.

CENNI ARTISTICI
Eclettica con richiami neobarocchetti, Villa Mattioli si presenta con l'articolazione volumetrica di addizioni e rientranze, elevazioni e abbassamenti, dove il ricorso planimetrico a porticati, loggiati, terrazzi e scalee affiancato da elementi compositivi in stile è funzionale all'affermazione di un linguaggio artistico che affonda nella tradizione.

Fasto antico echeggia nei differenti ambienti interni, tra ampi saloni di rappresentanza e sale di servizio, con soffitti a cassettone decorati a passasotto e stucchi alle pareti. Al piano nobile si giunge percorrendo una scala di non comune bellezza, monumentale nella forma aperta a tre rampe con invito, nella dignità della pietra dei gradini e nella leggerezza del ferro battuto della ringhiera accompagnato da modanature di legno scolpite a guisa d'opera artistica.

Dai percorsi che si allungano nel parco, si colgono nuovi scorci visivi all'intorno, tra avvallamenti, macchie alberate e ampie radure a prato, dove s'innalzano classiche sculture; dalla zona boschiva in cui si incontrano scoiattoli e perfino un allevamento di daini, si giunge all'antico Oratorio di Sant'Antonio, dalla neoclassica facciata con timpano recentemente restaurata.

CENNI STORICI
Si tratta di una villa di origine settecentesca che vide svariati passaggi di proprietà fino a quando questa passò all'ingegner Giuseppe Mattioli, ministro della Casa Reale di Savoia, coniugato con Elena Rietti. Ormai demolita la maggior parte della villa settecentesca, si avviarono nel 1890 i lavori per la costruzione della nuova villa, quella attuale, in forma eclettica su progetto dell'architetto Antonio Citterio (Milano, 1853-1936), allievo di Camillo Boito e attivo in quel periodo anche a Villa Jacini di Triuggio. Con il Novecento la dimora nobiliare conobbe un nuovo passaggio di proprietà in seguito all'acquisizione della famiglia Vismara.

Della settecentesca dimora non è rimasta alcuna traccia considerevole, mentre dell'antico compendio è testimonianza tuttora l'oratorio di Sant'Antonio Abate, pur condizionato dagli eventi succedutisi nel tempo che hanno visto l'interno spogliato di ogni vestigia della sacra architettura. Nel 1952, un anno dopo la morte della vedova Rietti Mattioli, l'edificio divenne sede del Collegio Pedagogico, un istituto di natura privata riservato all'educazione dei figli di funzionari pubblici e parlamentari dello Stato, strutturato nel solco del metodo Montessori. La fortuna dell'istituto non andò oltre il decennio, giacché negli anni sessanta dello scorso secolo l'intero complesso fu acquistato dalla Società IBM. L'articolato percorso funzionale della villa, che ha visto aggiungersi il Peregallo Country Club tra il 1994 e il 2000, giunge all'ultima svolta proprietaria nel 2001, quando l'intero complesso è acquisito dalla famiglia Mazzoleni che vi insedia una prestigiosa attività di ristorazione.

Come raggiungere Villa Mattioli

Dalla chiesa di Santa Maria Rossa a Villa Mattioli vi è una distanza di circa 24 km percorribili in poco meno di 30 minuti.

È possibile impostare il navigatore sull’indirizzo Via Italia, 19, Lesmo (MB) che è l'indirizzo per accedere al parcheggio, come da mappa satellitare sotto.

Villa Mattioli
Via Rapazzini, 2, Lesmo, Frazione Peregallo
13 Settembre 2020 – Ore 17.30

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Il percorso
Sono possibili diversi percorsi; quello che consigliamo è quello più veloce e più semplice, sebbene leggermente più lungo:

  • Da via Belluno, girare a sinistra in via Pietro della Valle;
  • Alla fine di via Pietro della Valle, girare a destra su via Padova;
  • Alla fine della via, alla rotonda prendere la seconda uscita (girare a sinistra);
  • Alla rotonda successiva, prendere la prima uscita a destra;
  • Passare sotto a un cavalcavia e al semaforo svoltare a sinitra;
  • Passare due semafori andando sempre dritto e passando sotto al ponte della tangenziale;
  • Alla rotonda, imboccare l’ultima uscita corrispondente a Via Palmanova;
  • Imboccare la A51 Tangenziale Est direzione Lecco – Venezia – Torino – Malpensa – Tangenziale Nord
  • Proseguire su A51 direzione Lecco – Venezia;
  • All’altezza dell’uscita 13, è presente una postazione fissa Autovelox – limite 90 Km/h;
  • Superare la barriera del pedaggio imboccando le porte a sinistra direzione Lecco
  • Tra le uscite 17 e 18 è posizionato un Autovelox fisso con limite a 90 Km/h;
  • Prendere l’uscita n. 20 direzione Vimercate Centro, SP 45, Arcore, Villasanta;
  • Girare poi a destra seguendo le indicazioni per la SP 45 imboccandola;
  • Alle due rotonde successive, proseguire sempre dritto;
  • Al semaforo, proseguire dritto su Via Monte Rosa ed entrare in Frazione Peregallo;
  • La prima via a sinistra è via Italia; proseguire fino a una curva a destra e dopo pochi metri a sinistra si trova l’ingresso del parcheggio.

Contatti

Avete i nostri numeri di telefono, ma preferiamo ci scriviate qui per segnalarci intolleranze alimentari oppure questioni organizzative o per chiederci informazioni specifiche:


info@elenaegianluca.it

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Lista nozze

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